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Mia email a Maria Rosaria La Morgia

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2015 09:33
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14/11/2005 13:21
 
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Comunicato stampa

14 Novembre 2005


PILLOLA ABORTIVA RU486. L'ADUC SOLLECITA L'ASSESSORE BATTAGLIA DELLA REGIONE LAZIO

Roma, 14 Novembre 2005. L'Aduc sollecita l'assessore alla Salute della regione Lazio, Augusto Battaglia, ad assumere iniziative per l'adozione della pillola RU486 nelle strutture sanitarie pubbliche. In una nota inviata all'assessore, il 28 ottobre scorso, il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni, scriveva:
"Nell'intento di proporre iniziative volte alla tutela della salute e, contestualmente, al risparmio della spesa sanitaria desideriamo sollecitare la Vostra attenzione sulla pillola abortiva RU486.
Lo stato della sanita' nella nostra Regione non e' particolarmente brillante. Molti ritardi, oltre a pesare gravemente sulla salute riproduttiva delle donne, incidono sull'alto costo di prestazioni poco soddisfacenti. L'uso, ormai non più sperimentale (più che ventennale in Europa), della pillola abortiva RU486 stenta ad essere introdotto nelle nostre strutture ospedaliere. Naturalmente ci aspettiamo che nella nostra Regione, sull'esempio dell'avvio operato da altre, il farmaco sia reso disponibile alle cittadine che si rivolgono ai centri preposti al servizio di interruzione volontaria della gravidanza.
L'attuazione dell'art. 15 della legge 194 del 1978, prevede:
* l'aggiornamento delle tecniche e l'acquisizione di metodi sempre meno invasivi;
* la possibilità di ridurre il rischio comunque comportato dal ricorso alla chirurgia;
* la riduzione della persistente quota di aborti clandestini, ancora purtroppo praticati nel nostro paese;
* la riduzione drastica dei costi in caso di aborto farmacologico;
* la restituzione del percorso abortivo, a chi lo richiede, favorendo un'elaborazione e una presenza più forti della donna all'evento stesso, concorrendo così alla prevenzione delle recidive.
L'introduzione dell'uso della pillola RU486 negli ospedali laziali, e' un punto molto qualificante dell'avvio del confronto tra la Regione e i cittadini perche' introduce un principio irrinunciabile di umanizzazione della prestazione sanitaria che, a una migliore qualita', accompagna una riduzione dei costi."

Stiamo ancora aspettando una risposta. Speriamo che l'esempio della confinante Toscana stimoli il nostro assessore.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

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