Rosa nel pugno

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domenico
00venerdì 7 aprile 2006 11:42
Un voto alla Rosa nel Pugno per le riforme liberali, radicali e socialiste. Per la laicità dello Stato


di Emma Bonino

Il numero di domani di “Panorama” pubblica un articolo di Emma Bonino che anticipiamo.



La scorsa settimana, a “Ballarò”, ho avuto un confronto serrato - spigoloso ma leale - con Berlusconi. E devo francamente dire che le sue dichiarazioni successive nei miei confronti, mi sono parse inutilmente astiose. A Berlusconi dico che non si fa politica con i risentimenti; e anche se si pensa o si teme una sconfitta elettorale, proprio allora occorre dare il meglio di sé, investire sul futuro; anche in vista dell’opposizione, che in democrazia è un compito altrettanto importante del governo.



Con i miei amici della Rosa nel pugno, penso che Berlusconi abbia deluso le attese di chi lo aveva votato. Nel 2001 gli elettori gli consegnarono un trionfo elettorale, con una maggioranza parlamentare che non si vedeva dai tempi di De Gasperi: più cento deputati e più cinquanta senatori: un vero e proprio mandato a trasformare il paese. Quasi nulla di quelle speranze si è tradotto in riforme concrete. Ripercorriamolo questo quinquennio delle occasioni liberali perdute.



Doveva esserci il passaggio ad un sistema compiutamente maggioritario (come in America o in Inghilterra: con soli due o tre partiti); siamo riprecipitati nel caos del peggior proporzionale, con una trentina di partiti in lizza pronti a ricattare il Governo, a destra come a sinistra.



Doveva esserci la grande riforma economica in senso liberale; ci siamo ritrovati con la difesa corporativa degli ordini professionali; con l’attacco alle compagnie aeree a basso costo ritenute - nientemeno!- responsabili della crisi di Alitalia; e perfino con toni quasi da…no global di Giulio Tremonti, con la sua polemica contro il “mercatismo mondialista” (sic!).



Doveva esserci la grande riforma della giustizia. Berlusconi, rapidissimo nell’approvare leggine di interesse (diciamo così…) di pochi (falso in bilancio, rogatorie, ecc.), nulla ha fatto per le vere riforme strutturali, dalla separazione delle carriere alla responsabilità civile dei magistrati. Questo mentre la situazione nelle carceri italiane si fa ora dopo ora sempre più drammatica, al punto che non è esagerato parlare di vera urgente questione sociale italiana: celle affollate all’inverosimile, malati non curati, suicidi e tentati suicidi…una vergogna, come ha ammesso lo stesso Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria. Per questo abbiamo proposto e proponiamo l’amnistia: unico rimedio per decongestionare la situazione, e avviare quelle riforme che rendano vivibili le carceri, restituendo a detenuti e personale penitenziario la dignità di cui hanno diritto.



Non parliamo poi del doloroso capitolo delle libertà civili: no al divorzio breve, attacchi alla legge sull’aborto, no ai pacs, tentativo di sbattere in galera i ragazzi per qualche spinello, blocco della libertà di ricerca scientifica sulle staminali, e via proibendo…



Per tutte queste ragioni credo che non si debba premiare l’attuale Cdl: del resto, se Berlusconi non è stato in grado di fare riforme liberali con una maggioranza così vasta, perché dovrebbe riuscirci con uno schieramento parlamentare ben più risicato?



So bene che anche il centrosinistra ha i suoi problemi (e non di poco conto); ma proprio la Rosa nel pugno laica, socialista, liberale e radicale è una garanzia: faremo barriera rispetto alle componenti massimaliste dell’Unione, rappresenteremo la certezza - per chi vorrà aiutarci con il proprio voto sia al Senato che alla Camera - di avere nella coalizione vincente una forza di sicuro ancoraggio liberale e socialista, capace di tenere insieme la battaglia per i diritti civili e quella per la modernizzazione economica e sociale. L’Unione oggi è l’unico luogo ove sia consentito dibattito, confronto, dialettica. Questa la nostra scommessa: garantire l’alternanza necessaria al governo; lavorare per un’alternativa che passa per l’indispensabile riforma di una sinistra troppe volte prigioniera di logiche corporative, burocratiche, stataliste.

Anonima
00venerdì 7 aprile 2006 16:29
Spiacente, ma....
Condivido la difesa dei diritti civili, della laicità dello stato e ho grande rispetto per le numerose battaglie svolte dai radicali (aborto, divorzio, legge 40), ma vorrei ricordare che in quelle battaglie c'è stato il grande e fondamentale ruolo del movimento femminista.
Proprio per questo non posso votare la Rosa nel pugno: nelle loro liste eleggeranno solo l'11% delle donne e lo stesso Boselli ha dichiarato che "in Italia tradizionalmente le donne non amano dedicarsi alla politica" (frase simile a quelle pronunciate da Berlusconi).
Inoltre vorrei ricordare che i radicali erano alleati del centro-destra e che hanno appoggiato il governo per quanto riguarda l'invio delle nostre truppe in Iraq, sono quindi complici di una guerra scellerata, che sta mietendo vittime civili e ha ridotto un paese alla guerra civile.
E ancora non ritengo compatibile un'impostazione economica liberista (quale quella della rosa nel pugno) con la difesa dei diritti: il neoliberismo causa profonde ingiustizie e iniquità al livello sociale e lavorativo.
Perciò il mio voto è a sinistra, quella vera, quella radicale. Voto Rifondazione
domenico
00venerdì 7 aprile 2006 18:41
fatti, non parole....
Cara anonima,

credo che molte delle argomentazioni da te elencate non sono corrette o, comunque, ampiamente discutibili. I radicali, che assieme allo SDI, alla Associazione Coscioni ed ai Giovani Socialisti, hanno dato vita alla Rosa nel pugno, sono stati alleati di berlusconi nel lontano 1994, quando costui, scendendo in campo, si propose come alfiere delle rivoluzione liberale in Italia. Da allora, in ogni competizione elettorale, i radicali si sono presentati in completa autonomia, cercando tuttavia alleanze con gli uni e con gli altri ma sempre sul proprio terreno: la difesa e l'incremento dei diritti civili, la difesa dello stato laico, la liberalizzazione dell'economia (abolizione orini professionali, di parte dell'art. 18, la revisione della cassa integrazione ecc) per portare questo disgraziato paese in Europa. Sia la dx che la sx hanno combattuto le posizioni dei radicali, (prendi ad esempio l'ultima raffica di referendum del 2000, con Berlusconi a capo del partito dell'astensione) ancorati come sono alla difesa dello statalismo, delle corporazioni e dei privilegi dei pochi contro le necessità e le libertà di molti. Vedi, io non ritengo il liberismo la causa dei mali; ritengo che l'assenza di liberismo e la presenza di un'economia corporatizzata (di stampo fascista per esemplificare) sia la causa dei mali; oltre a due grandi questioni sollevate da sempre solo dai radicali: il clericalismo ed i codici fascisti.
Riguardo alle donne ti ricordo che parli di un partito, quello radicale, con la prima segretaria donna della storia italiana, Adelaide Aglietta, se non sbaglio alla fine degli anni 70. E che propone una donna di indubbie capacità e rispettata ovunque nel mondo (la Bonino) come presidente della repubblica; ritengo molto più importante candidare PERSONE capaci anzichè precipitare sempre nel "donnismo piagnucoloso" tanto caro alla sinistra ufficiale. Le tante donne che stanno lasciando i DS ed il Pdci e fanno dichiarazioni di voto per la Rosa nel Pugno testimoniano l'insofferenza che esiste tra voi nei confronti della sinistra post comunista e dell'incapacità di difendere DAVVERO i diritti acquisiti e proporne di nuovi (PACS eccetera). Prendi la candidata di Rif Com Luxuria: ho avuto modo di assistere ad un dibattito su sky tra la suddetta e Bontempo di AN sulla prostituzione; il dibattito è durato circa un'ora e MAI, ripeto, MAI la Luxuria ha pronunciato la parola "Legalizzazione", limitandosi invece a difendere le prostitute contro i clienti (con Bontempo che difendeva i clienti dalle prostitute). Vedi, carissima, di donne ed uomini, quindi PERSONE del genere, sinceramente io non so che farmene. Prendi, per restare in tema, Livia Turco: quando un esponente fascistoide propose la galera per le prostitute la Turco rispose proponendo la galera per i clienti....idem come sopra, di DONNE come la Turco non so che farmene.
Purtroppo, anche all'interno della SX, la ROSA NEL PUGNO è l'UNICO partito che propone la legalizzazione della prostituzione, l'UNICO che propone il divorzio breve, l'UNICO che propone di ritoccare la 194 nel senso di renderla più permissiva, consentendo anche alle strutture private l'IVG, l'UNICO che si batte realmente per i PACS, l'UNICO che propone la piena liberta scientifica, L'UNICO che vuole la revisione del Concordato, L'UNICO che non si genuflette a Ruini ed al vaticano (recente è la dichiarazione pro-chiesa di un Bertinotti folgorato sulla via della conciliazione....
Anche sulla guerra, a ben vedere, la posizione dei radicali era quella di cercare in ogni modo di giungere ad un compromesso mediante l'esilio del dittatore Saddam Hussein, posizione accolta parzialmente anche all'estero e fallita anche per l'incapacità della sx di proporre anzichè urlare "no alla guerra!" e basta. Eppoi bisogerà risolvere la contraddizione tra pacifismo (DS, Rif Com, Verdi ecc) e nonviolenza (radicali)....io sto dalla parte della nonviolenza ghandiana; ghandi, a ben conoscere la sua vita ed il suo pensiero, avrebbe certamente appoggiato l'intervento in Iraq.
Buon voto, e speriamo che il prox parlamento sappia garantire nuovi diritti e nuove responsabilità alle persone di questo paese diventato la barzelletta d'Europa

Domenico
Superfigo2
00giovedì 1 giugno 2006 12:54
odio la sinistra e i partiti ke piu' odio sono: Rosa nel pugno e Rifondazione comunista. [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
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