Un grave caso di MALSANITA' a Casoli

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Domenico Comegna
00domenica 9 settembre 2007 23:13
E' accaduto presso l’ospedale civile “G. Consalvi” nel mese di Agosto 2006

Il sottoscritto COMEGNA Domenico vuole con questo intervento rendere pubblica la vicenda sanitaria di una sua congiunta, avvenuta nel periodo fra l’11/08/2006 e il 03/09/2006 presso l’OSPEDALE CIVILE “G. CONSALVI “ DI CASOLI (CH).

Il tutto ha avuto inizio l’11/08/2006 quando la paziente è stata da me accompagnata ad una visita cardiologica da esterna presso il suddetto OSPEDALE; alle ore 10,30 circa l’infermiera presente in ambulatorio ha effettuato il previsto esame ELETTROCARDIOGRAFICO (ECG), siamo quindi rimasti in attesa dell’arrivo del medico di turno in ambulatorio.

Durante la nostra attesa, durata alcune ore, è passato un medico che qualche anno prima aveva avuto in cura la mia parente e con grande gentilezza ha in modo informale preso visione del suo RX-TORACICO.

La reazione del medico è stata di grande preoccupazione per la gravità della situazione a suo giudizio da ricovero immediato, dato che dall’RX-TORACICO il cuore risultava notevolmente ingrossato. Naturalmente la decisione relativa al ricovero spettava al medico quel giorno di turno ma mi è stato assicurato che certamente si sarebbe proceduto in questo senso.

Quando finalmente è stata effettuata la visita cardiologica il medico preposto ha diagnosticato uno “SCOMPENSO CARDIACO DI III° GRADO DELLA SCALA NYHA”, ma non è stato da lui ritenuto necessario il ricovero giudicando sufficiente una terapia domiciliare ed invitando “COME CONSUETUDINE “ la paziente ad una visita di controllo dopo un mese in data 11/09/2006.

Nei giorni successivi, non notando nella mia parente segni di miglioramento e notevolmente preoccupato da quanto dettomi informalmente dal medico durante l’attesa della visita cardiologica, ho concordato con un sanitario il ricovero della paziente.

Il ricovero è avvenuto in data 17/08/2006, il giorno seguente sulla CARTELLA CLINICA della degente veniva annotato la richiesta di un ESAME ECOCARDIOGRAFICO, ESAME MAI ESEGUITO.

Fa meraviglia che questo ESAME non sia stato richiesto dal medico che l’11/08/2006 ha visitato la mia congiunta in quanto normalmente lo si effettua a completamento della visita cardiologica, così come è stato omesso l’ECG HOLTER che è un altro esame fondamentale per avere un quadro completo di una CARDIOPATIA.

Nei giorni seguenti, la degente è stata accudita da me e dalla figlia adottiva e nel periodo che intercorre tra la data del suo ricovero e il 24/08/2006 i medici giudicavano le sue condizioni MIGLIORATE tanto che il primario del reparto il giorno prima della sua partenza per le ferie, appunto il 24/08/2006, annotava sulla CARTELLA CLINICA: “CONDIZIONI STABILI. MIGLIORATA”.

E’ lecito da parte mia domandarmi su quali basi il primario abbia formulato la sua diagnosi di MIGLIORAMENTO visto che nessun tipo di accertamento era stato effettuato, voglio far notare inoltre che il primario leggendo la CARTELLA CLINICA non può non aver notato che l’ECOCARDIOGRAMMA richiesto già da una settimana non era stato effettuato.

Fra il 25/08/2006 e il 29/08/2006 la degente fu sottoposta alla terapia farmacologica prescritta al momento del ricovero, il giorno 28/08/2006 un dirigente medico del reparto ha richiesto alla sezione IMMUNOMETRIA del laboratorio analisi dell’OSPEDALE CIVILE DI CASOLI il dosaggio del CA19-9, dai valori emersi da questo esame il medico, allarmato, ha richiesto una ECOGRAFIA ADDOMINALE per sospetta neoplasia intestinale.

Il pomeriggio del 29/08/2006 l’altro dirigente medico del reparto mi ha convocato per comunicarmi che a suo giudizio la paziente era migliorata essendosi ricompensato il cuore ed essendo tornata la POTASSIEMIA ai valori normali, la degente poteva quindi secondo lui essere dimessa, la cosa ovviamente mi destò sorpresa avendo il suo collega richiesto il giorno prima una ECOGRAFIA ADDOMINALE ANCORA DA EFFETTUARSI ed a causa di ciò era necessario trattenere la paziente ancora alcuni giorni.

Torno ancora a chiedermi in base a cosa il medico favorevole alla dimissione della mia parente abbia espresso la sua DIAGNOSI dato che in due settimane non era stato effettuato nessun accertamento relativo alla CARDIOPATIA della paziente e non essendo mai stato richiesto un altro RX-TORACICO PER VALUTARE L’OMBRA CARDIACA.

Nei giorni successivi, nei quali la malata iniziava a presentare segni di PEGGIORAMENTO, i medici notando probabilmente le sue difficoltà respiratorie decisero di effettuare un EMOGAS-ANALISI per valutare la funzionalità RESPIRATORIA.

Ci troviamo anche in questo caso di fronte ad un esame importantissimo che per grave negligenza dei medici non fu effettuato al momento del RICOVERO.

Siamo arrivati all’epilogo, purtroppo drammatico, della vicenda.

Dalla sera del 02/09/2006 e nel corso di tutta la successiva nottata la mia congiunta presentava evidenti segni di peggioramento, ed io che come altre volte la accudivo nel corso della nottata, mi sono molto preoccupato tanto che ho ripetutamente chiesto agli infermieri presenti in reparto di chiamare urgentemente il MEDICO DI GUARDIA, ma nonostante le mie insistenze il personale presente non lo ha ritenuto necessario.

La mattina di domenica 03/09/2006, dopo che io ero tornato a casa per riposare, la figlia adottiva della degente, constatate le sue gravissime condizioni, ha chiesto al medico presente in reparto, le dimissioni volontarie della paziente stessa; ha inoltre chiesto come mai una persona fino a due giorni prima ritenuta “MIGLIORATA” avesse subito un così improvviso peggioramento tanto da arrivare ad uno STATO COMATOSO, per tutta risposta il medico l’ha allontanata dal suo studio con maniere che eufemisticamente posso giudicare poco educate.

Alle 9,30 circa la degente veniva dimessa dall’ospedale mentre io, che ero nel frattempo tornato e la figlia adottiva seguivamo l’ambulanza con la nostra auto.

Vi è qui da sottolineare una incredibile leggerezza da parte del medico presente in reparto: la degente è stata dimessa senza che la CARTELLA CLINICA fosse firmata, inoltre lo stesso medico non ha ritenuto necessario compilare il certificato di dimissione.
Questa è l’esposizione dei fatti relativi all’assurda vicenda sanitaria della mia parente che è purtroppo deceduta nella stessa giornata di domenica 03/09/2006.


Ora esporrò brevemente ciò che è accaduto nei mesi successivi.

Innanzitutto quando, dopo mia richiesta, mi è stata consegnata LA CARTELLA CLINICA, mancavano sia l’ECG effettuato in occasione della visita cardiologica da esterna, sia il referto relativo alla visita stessa.

Sia l’ECG che il referto erano stati da me consegnati al personale medico al momento del ricovero della mia parente e quando ne ho chiesto la restituzione mi è stato disinvoltamente risposto che entrambi erano andati smarriti.

Sulla base delle molte perplessità che questa vicenda clinica presenta, il 03/10/2006 ho presentato una DENUNCIA-QUERELA alla PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LANCIANO chiedendo di verificare se da parte dei sanitari del reparto presso il quale la mia congiunta era stata ricoverata vi fosse stato comportamento colposo che abbia concorso in modo diretto o indiretto a causare il DECESSO della degente.

Il 18/12/2006 denunciavo il caso alla ASL LANCIANO-VASTO rivolgendomi direttamente al DIRETTORE GENERALE al quale chiedevo di disporre un indagine interna al fine di verificare se i sanitari avessero adempiuto ai loro doveri professionali ed etici. A seguito di questo mio esposto alla ASL LANCIANO-VASTO il DIRETTORE SANITARIO DELL’OSPEDALE CIVILE DI CASOLI ha chiesto al primario del reparto ove la mia congiunta era stata ricoverata, una relazione relativa sia alla visita della paziente che al suo ricovero.


Voglio qui di seguito riportare alcuni punti salienti della relazione del suddetto primario.

Innanzitutto il medico sostiene che io lo abbia pregato di NON RICOVERARE LA PAZIENTE, cosa da me mai fatta anzi, come si può desumere dal mio comportamento sono rimasto allibito dalla sua decisione di effettuare una terapia domiciliare.

Faccio notare inoltre che il medico non si è mai reso disponibile ad ulteriori controlli della paziente qualora non vi fossero stati miglioramenti come invece è stato da lui asserito e visto quanto esposto mi sembra risibile che nella stessa relazione il medico dica: “ IN QUELL’OCCASIONE VENNI RINGRAZIATO CON AFFETTO E TRASPORTO DA ENTRAMBI”.

Il giorno 24/08/2006 il suddetto PRIMARIO annota di suo pugno sulla CARTELLA CLINICA la frase già riportata: “CONDIZIONI STABILI. MIGLIORATA”, frase già di per sé contraddittoria in quanto una cosa STABILE non presenta mutamenti e vorrei sapere come può ciò che è immutato essere “MIGLIORATO”.

Torno inoltre a chiedermi sulla base di quali ESAMI DIAGNOSTICI SIA STATO ESPRESSO QUESTO GIUDIZIO.

Per quel che concerne la parte successiva della DEGENZA, il medico dice di basarsi su quanto a lui riferito da medici, infermieri, ausiliari e familiari, ed essendo stati io e la figlia adottiva gli unici ad aver costantemente accudito la paziente vorrei sapere a quali familiari egli si riferisce.

Il giorno 03/09/2006 dopo che la figlia adottiva aveva chiesto le dimissioni volontarie della paziente, alcuni volontari della PROTEZIONE CIVILE, e non i medici e gli infermieri del reparto come riferito nella relazione, accompagnavano la paziente in ambulanza.

Qui la relazione prende una piega COMICA in quanto vi si riferisce che una infermiera ed una ausiliaria mi hanno visto salire sull’ambulanza della PROTEZIONE CIVILE e si sono quindi gettati all’inseguimento della stessa allo scopo di farmi firmare LA CARTELLA CLINICA, quando come ho già detto io e la figlia adottiva della degente abbiamo seguito l’ambulanza con la nostra auto.


IL CATTIVO FUNZIONAMENTO DEI REPARTI OSPEDALIERI NEL PERIODO ESTIVO

Ora che ho esposto la vicenda sanitaria della mia congiunta, è doveroso soffermarmi su alcuni aspetti relativi al funzionamento dei reparti ospedalieri che nel periodo della degenza sono stati da me con molta amarezza riscontrati.

Per prima cosa nel periodo estivo presso l’OSPEDALE CIVILE DI CASOLI i reparti di LUNGODEGENZA e RIABILITAZIONE , a causa della carenza di personale, vengono accorpati.

Si crea in questo modo una situazione caotica nella quale sia i medici, sia gli infermieri, sia gli ausiliari si vengono a trovare privi di ogni certezza relativamente ai loro compiti e responsabilità.

Non si capisce inoltre il motivo per cui due reparti che svolgono attività molto diverse vengano accorpati tra loro e secondo quale criterio, ad esempio, un medico specializzato nelle patologie e nell’assistenza di anziani del reparto di LUNGODEGENZA venga con grande leggerezza incaricato di svolgere funzioni di competenza di uno specialista di RIABILITAZIONE.

Quale beneficio e quale tranquillità può avere un DEGENTE nel vedersi affidato alle cure di un medico proveniente da un altro tipo di specializzazione?

Inoltre il tutto nel caso specifico dell’OSPEDALE CIVILE DI CASOLI è aggravato dal fatto che essendo stato da poco soppresso il reparto di CHIRURGIA tutto il personale si trovava a vivere una penosa sensazione di PRECARIETA’ a causa delle ricorrenti voci su una imminente chiusura anche degli altri reparti.

Ho personalmente notato, in tutto il personale ospedaliero, un forte lassismo. Infermieri, per esempio, che durante il turno svogliatamente svolgevano le loro mansioni e passavano ore a chiacchierare al cellulare in corsia con parenti e amici; medici che si limitavano a compiere il minimo del loro dovere e che nella cura dei degenti procedevano ognuno per proprio conto senza minimamente consultarsi con i colleghi sui procedimenti terapeutici per gli stessi pazienti. In tutto il reparto regnava un generale clima che per usare un'espressione del gergo napoletano potrei definire di «TIRIMM A CAMPA'».
Si può facilmente intuire il tipo di ricaduta che ha sui pazienti una situazione come quella da me ora descritta.
Devo fare un'ulteriore amara constatazione, io in tutta questa relazione ho sempre parlato dell'ospedale civile di Casoli, quindi di una struttura pubblica. Come si può sentire, secondo voi, un anziano, magari solo, appartenente ad una fascia sociale svantaggiata, che relegato in una corsia si vede trattato come un numero di cartella clinica e non come una persona con una sua identità e dignità da rispettare, ed allo stesso tempo vede nello stesso ospedale, nello stesso reparto persone appartenenti a quella che ironicamente potrei definire la "Casoli bene" trattata con guanti di seta ricoverati in stanze singole con bagno personale ed ai quali tutte le possibili attenzioni vengono rivolte?
Come dovrei definire un simile comportamento se non classista?
E qui torniamo alle note dolenti; ogni medico, ogni infermiere, non dovrebbe prima di tutto ricordare sempre che ogni degente è innanzitutto una persona con una sua dignità e dei diritti imprescindibili e non un letto occupato e dei fogli di cartella clinica da compilare?

Fin qui abbiamo parlato di una situazione specifica relativa all’ospedale civile di Casoli ove a causa della mancanza di fondi spesso si è costretti a DRASTICHE riduzioni del personale che a malapena garantiscono al DEGENTE il minimo delle cure indispensabili.

Di questa grave situazione la colpa non è ovviamente imputabile alle sole strutture sanitarie, in quanto è sotto gli occhi di tutti i cittadini-contibuenti, come le pubbliche amministrazioni invece di investire su servizi essenziali (quali appunto LA SANITA’) dislapidano decine di migliaia di EURO in tarantelle e concertini aulicamente definiti eventi CULTURALI.

Domenico COMEGNA
cenerentola
00lunedì 10 settembre 2007 15:58
senza parole
Strumentalizzare a tal punto un evento luttuoso e trarne pretesto per considerazioni del tutto schizofreniche e senza senso credo siano un segnale molto preoccupante, specie per chi le trae !
Domenico Comegna
00domenica 23 settembre 2007 16:00
Risposta a CENERENTOLA

In risposta ad “UNA CENERENTOLA” che forse a furia di provare “SCARPINE” è rimasta definitivamente “SCALZA” al punto di non avere il coraggio di mostrare il suo vero volto ricorrendo a GRAVI INSULTI ANONIMI vorrei far notare quanto segue:
-”SENZA PAROLE” è caso mai non solo il sottoscritto Domenico COMEGNA ma buona parte dei cittadini di Casoli.

Suppongo che la nostra “RITROSA CENERENTOLA” nella sua risposta si sia voluta riferire all’ultima parte della mia relazione quando faccio riferimento al “PUBBLICO DENARO” a larghe mani profuso in “PACCOTTIGLIA” di intrattenimento pomposamente rivestito dal termine “CULTURA”.

Sarebbe qui da aprire una larga parentesi sul significato che tutte le nostre “CENERENTOLE” danno alla parola “CULTURA” ma probabilmente per loro una qualsiasi COSCIA o TETTA rivestita da due lustrini ampiamente soddisfa la loro brama di SAPERE.

Torniamo invece a note più serie. E’ stato chiesto alla cittadinanza cosa ne pensava di uno stanziamento di 30.000 EURO da parte del Comune per finanziare quattro lustrini canterini e una serie di IMBRATTAMURI?

Faccio notare che nel cosiddetto “CENTRO STORICO” che ospita queste “MICHELANGIOLESCHE” opere che dovrebbero riqualificarlo, da mesi non passa più nemmeno “UN OPERATORE ECOLOGICO” ma sicuramente anche questo fa parte di un ben preciso disegno “CULTURALE” delle nostre “CENERENTOLE”, è degno delle migliori AVANGUARDIE ACCOSTARE NATURALI INSTALLAZIONI DI SPAZZATURE AD UN ARTE CHE DI PER SE E’ SPAZZATURA.

E’ qui voglio trascrivere alcune parti della DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE numero 82 del 23 luglio 2007:
- costo totale della manifestazione pari a EURO 43.200 + I.V.A. oltre le spese per la S.I.A.E. e per l’ENEL da quantificare;
- da parte del Comune di Casoli si eroga un contributo economico di EURO 20.000 per la realizzazione del programma artistico e di EURO10.000 per la parte logistica e promozionale per un totale di EURO 30.000.

Si dà atto che la somma di EURO 30.000 è stanziata e disponibile come segue sul PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE dell’anno 2007:
- EURO 22.000 al CAPITOLO 1507/5;
- EURO 8.000 al CAPITOLO 1508.


Ovviamente come è noto, stiamo parlando di DENARO PUBBLICO proveniente da trasferimenti STATALI o da IMPOSTE COMUNALI quali I.C.I. e addizionale IRPEF che, va notato, l’attuale amministrazione ha aumentato.

A questo punto mi si deve rispondere da che parte sta “LA SCHIZOFRENIA”?

La cittadinanza è stata informata capillarmente di questo progetto di spesa?

Trattandosi di un piccolo Comune come il nostro non mi sembra una CIFRA RISIBILE anche pensando al fatto che per la CULTURA di COSCIE e LUSTRINI SI SPENDONO QUESTE SOMME mentre da anni non si acquista neanche un testo da pochi EURO per aggiornare la locale BIBLIOTECA.

E venendo ad altri punti ROVENTI cosa dire della situazione della SCUOLA ELEMENTARE? E DEL LOCALE OSPEDALE?

Vorrei inoltre che chi mi aggredisce qualificandomi “SCHIZOFRENICO” leggesse attentamente tutti i punti della mia relazione e potrà così rendersi conto che prescindendo dall’aspetto EMOTIVO ed AFFETTIVO sono stato ben attento a rimarcare una serie di CARENZE e NEGLIGENZE non riferibili esclusivamente al caso della mia congiunta ma che riguardano purtroppo moltissime persone anziane.
So benissimo che nessuno potrà ridare la vita alla mia parente ma gli EPITETI di una CENERENTOLA senza volto non basteranno a mettermi a tacere in quanto in me non vi è nessun desiderio di vendetta ma la ferma volontà di far si che qualsiasi persona che necessita di cure e attenzione venga accudita nel migliore dei modi e gli vengano prestate tutte le necessarie cure a prescindere dalla sua CONDIZIONE SOCIALE.

Colgo questa occasione per tornare all’aspetto che maggiormente mi preme e voglio ancora una volta denunciare la SCANDALOSA SITUAZIONE del nostro NOSOCOMIO.

Si è nel nostro paese costituito un COMITATO CIVICO IN DIFESA DELL’OSPEDALE dalle lodevolissime intenzioni e che ha cercato di fare il possibile per tutelare la nostra struttura sanitaria.

Gli AMMINISTRATORI cosa hanno fatto attivamente per favorire ed aiutare i cittadini coinvolti in questa iniziativa?

Quali misure hanno preso, all’infuori di chiacchiere retoriche e FUMOSE PROMESSE ELETTORALI per salvaguardare il nostro OSPEDALE?

Mi è doloroso constatare che a distanza di più di un anno dalla vicenda della mia congiunta la situazione dell’ospedale non solo non è migliorata ma si è andata ulteriormente aggravando.

L’insensato accorpamento di REPARTI di cui già ho parlato, continua ad essere effettuato nei mesi estivi e rimando alla mia relazione per approfondire i GRAVI DISAGI che questa situazione comporta per i DEGENTI.

Qui non stiamo parlando di un mattone fuori posto o di un’aiuola non curata, ma stiamo toccando uno dei problemi maggiormente sentiti non solo dalla cittadinanza di Casoli ma anche dagli abitanti di molti dei Comuni limitrofi.

Possibile che i nostri AMMINISTRATORI ad un anno e mezzo dal loro insediamento non abbiano saputo prendere una posizione chiara e forte, e che sia sotto gli occhi di tutti il sempre più grave DEGRADO DELLA NOSTRA STRUTTURA SANITARIA?

Tornando alla nostra attuale AMMINISTRAZIONE VORREI CHIEDERE IL MOTIVO PER CUI ABBIANO MANTENUTO IN VIGORE UNO “STATUTO COMUNALE” DAGLI STESSI BOCCIATO quando la passata maggioranza decise di farlo entrare in vigore; ed inoltre in un COMUNE delle nostre dimensioni è prevista la figura del PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE le cui pesanti incombenze sono leggere l’ORDINE DEL GIORNO in apertura del CONSIGLIO COMUNALE.

Chiedo inoltre come mai si è deciso di mantenere lo stesso numero di 7 componenti della GIUNTA COMUNALE (6+1) in un comune che ha solo 4 settori.

E’ il nostro PLURIASSESSORE COSA MI DICE DELLE FAMOSE “CHICCHE” di BILANCIO, grazie alla sua ONNISCENZA è riuscito a farle SPARIRE?

Sono ancora tanti i quesiti che vorrei rivolgere ai nostri AMMINISTRATORI, che ne è stato per esempio della promessa elettorale di sanare LA DEPRECABILE situazione di Via San Salvatore?
O di offrire ai bambini di Casoli in tempi brevi LA SCUOLA ELEMENTARE..............?


Potrei continuare ancora ma in fondo forse ho torto io in quanto gli AMMINISTRATORI CI HANNO OFFERTO EFFICACEMENTE UN QUADRO DEL LORO OPERARE QUANDO LE PALLE ELETTORALI miracolosamente si sono materializzate ornando il paese in una festa MULTICOLORE DI “PALLE NATALIZIE”, ma c’era da aspettarselo, perchè una comune passione per il calcio facilmente manda nel “PALLONE”.

A questo punto non mi resta che AUGURARVI, seguendo Beppe GRILLO, BUON V. DAY A TUTTI.

Domenico COMEGNA

P.S.: sappia comunque CENERENTOLA che quando volesse togliersi la MASCHERA io sono sempre pronto ad un confronto pubblico.
Ghiaccio9
00lunedì 24 settembre 2007 16:33
Si però
Leggendo il primo post del sig. Comegna ero completamente d'accordo fin quando ho letto le ultime 3 righe che mi sono parse un pretesto capzioso per attaccare l'organizzazione delle manifestazioni della scorsa estate casolana.Dico questo perchè avendo 25 anni ho apprezzato il tentativo di andare oltre alle trite e ritrite sagre mangereccie offrendo ai giovani e non spettacoli di vario genere e di svegliare il cosiddetto "paese della camomilla".Certo,dire che quei soldi potevano essere spesi per questioni più importanti,fa sempre effetto ma io con lo stesso arteficio retorico potrei proporre provocatoriamente(?):dato che la situazione del nostro ospedale è quella che è,perchè non rinunciamo alle feste di Santa Reparata 2007(che essendo santa capirà) e destiniamo i soldi raccolti per il nostro nosocomio?
Scozzari l'imbrattamuri
00martedì 25 settembre 2007 11:36
Comegna, taci?
Carissimo comegna, taci? Acconsenti?
Perchè, PERKE' non hai RACCOMANDATO la TUA congiunta a SS Reparata? Essa, in quanto SANTA, l'avrebbe certamente e santamente e prontamente e cardiologicamente REPARATA. Il tuo è un caso MARCHIANO di MALA RELIGIOSITA'. Pentiti, reprobo. In ginocchio. Se sei SCARSO a fondi, i CECI da metterti SOTTO li posso FORNIRE io.
Oppuramento, posso dipingerTI ad acrilici su qualche muro comunale mentre piangi, rutti, scrivi cazzate e ti LAGNI, quale MEMENTO e RECLAME degli inutili. La TUA splendida, ma in alcune stradine pure MERDOSA Casoli,ne verrebbe certamente MIGLIORATA, anzi, REPARATA.

PS.: Mi spiegheresti, per favore, che cosa c'entra la scarsa voglia di LAVORARE dei vostri netturbini, e la propensione a lavorare a cazzo dei vostri medici ciucci, coi tentativi di far RIVIVERE per una porzione d'ESTATE una porzione di Casoli che più MORTA non si può?
O sei INDIGNATO perche NESSUNO ha chiesto il tuo PARERE?
Dicci, comegna.
indignato
00giovedì 4 ottobre 2007 11:48
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
Rita
00giovedì 4 ottobre 2007 18:38
Ingannata dal titolo "urlato"
Ingannata dal titolo "urlato" pensavo di leggere una discussione urgente sui problemi dell'ospedale di Casoli.
Invece mi sono trovata in un "casino".
Non capisco perchè avete messo così in evidenza UN GRAVE CASO DI MALASANITA' quando si tratta invece di un pretesto per parlare di altro che non c'entra nulla con la malasanità.
Per quanto riguarda Comegna, mi astengo da qualsiasi commento.
Rita
Nick
00venerdì 5 ottobre 2007 01:40
...perchè, un racconto lungo 4 pagine Word su una vicenda realmente accaduta non è forse sufficiente a segnalare la grave situazione in cui versa l'ospedale di Casoli soprattutto durante i periodi estivi? Comegna indica la luna, ma i casolani preferiscono guardare il dito, poichè come al solito conviene nascondere la testa sotto la sabbia piuttosto che guardare in faccia alla realtà.
Vogliamo FINALMENTE parlarne o proponiamo un V-Day anche per gli OSPEDALI PULITI?
Ester
00venerdì 5 ottobre 2007 21:58
Ci vuole coraggio
Domenico caro,
sono addolorata per la perdita della tua congiunta, soprattutto perchè la conoscevo e la ritenevo una persona molto piacevole.
Mi sono chiesta, per quale motivo tu e la sua figlia adottiva non vi siete preoccupati,pur avendo larghe possibilità, di portarla in altro luogo dove poteva ricevere cure migliori e invece vi siete affidati all'ospedale GERIATRICO, di Casoli? (Geriatrico perchè questo è ora). Ci sono delle persone di Casoli che vorrebbero affidare i loro cari ad ospedali migliori e purtroppo non hanno possibilità economiche per farlo e nonostante tutto hanno dilapidato i loro pochi averi e dormono in macchina vicino al loro congiunto, lontano da casa, con la speranza di riportarlo sano e salvo.
Caro Comegna taci e fai del bene preoccupandoti anche del dolore di altri che ti assicuro è immensamente più grande del tuo.

P.S. Per il moderatore:
Cestinami questa ora.
Cenerentola bis
00venerdì 5 ottobre 2007 23:49
...
Ave Comegna !

Considerazioni semplici e chiare (sperando che lo siano anche per te…ma questa temo sia una battaglia persa):
- l’anonimato in questo spazio è da sempre consentito e largamente diffuso, ergo….;
- di quali insulti parli? L’aggettivo “schizofreniche” (PLURALE, FEMMINILE) era riferito alle tue considerazioni evidentemente strumentali e forse figlie di un ammasso di frustrazioni irrisolte, come da più parti interpretate in questo post…e poi se divulghi il tuo pensiero in uno spazio pubblico, sii capace di accettare pareri diversi…;
- vaneggi parlando di Lustrini, Tette, Cosce e quant’altro…Hai visto un altro film, o ti fa comodo pensarla così per trovare argomenti visto che si è trattato di tutt’altro, o forse più semplicemente NON CONOSCI; io sono stata spesso presente agli eventi programmati nelle serate estive e non mi sembra di averti notato. Forse, partecipando, ti saresti arricchito e probabilmente “addolcito”, apprezzando come la quasi totalità di chi ha avuto modo di assistere, scevro da condizionamenti e pregiudizi come i tuoi;
- continui a vituperare persone e intere categorie (medici, infermieri,portantini, operatori ecologici, politici, amministratori…) te la prendi persino con gli Artisti (di pregevole livello, per chi li conosce…) e con le luminarie natalizie ; ce l’hai col mondo intero, partendo tra l’altro da un evento funesto che lasci passare come semplice appiglio per polemiche in realtà figlie di tutt’altro.
- Un augurio sincero e disinteressato : TROVA PACE !!!
Domenico Comegna
00lunedì 22 ottobre 2007 00:07
Sono io che mi indigno!!!

Concordo con il fatto che in un FORUM si possa mantenere l’anonimato, ma quando si formulano delle accuse e soprattutto delle offese nei confronti di chi fa una pubblica denuncia firmandosi con nome e cognome, si dovrebbe avere almeno il coraggio di mostrare il proprio “VOLTO”.

In alcuni degli interventi inseriti in questa discussione, mi vengono rivolte delle critiche che io sono pienamente disposto ad accettare, anche se, ci tengo a puntualizzare, che da parte mia non vi è mai stata nessuna intenzione di strumentalizzare il caso della mia congiunta.

Alcune risposte, invece, sono puramente delle volgarità e delle offese che mi vengono del tutto gratuitamente rivolte, come nel caso di “SCOZZARI L’IMBRATTAMURI”, che ringrazio per essere stato l’unico ad apporre la propria firma all’intervento, assumendosi così la responsabilità di ciò che dice, ma che allo stesso tempo contesto, per le parole estremamente offensive, sia nei confronti del mio PAESE (definito “MERDOSO” e che, analizzando le sue parole, sembra abbia avuto un barlume di dignità solo grazie al suo intervento “artistico”), sia nei confronti dei miei sentimenti.
La mia critica era rivolta al funzionamento di alcuni reparti del nostro OSPEDALE ed alla negligenza di alcuni medici e mi premeva rilevare come i nostri AMMINISTRATORI, abbiano dimostrato assai scarsa sensibilità per un problema che tocca da vicino sia i miei concittadini, sia gli abitanti dei paesi limitrofi. Può darsi che mi sia lasciato prendere un po’ la mano nel criticare gli eventi estivi, ma questo non giustifica le “OFFESE” al mio affetto nei confronti della mia congiunta e al mio sentimento religioso; non vedo, infatti, il motivo di tirare in ballo e ironizzare sulla nostra “SANTA PATRONA”, cosa che mi sembra di pessimo gusto.

Ancor più grave è il caso di un breve intervento rimasto sul SITO per poche ore, nel quale i termini offensivi erano tali che il moderatore del Forum ha ritenuto doverlo censurare.
La persona che si firma “INDIGNATO”, dimostra di non conoscere nulla della mia vita, in quanto da sempre ho aiutato la mia famiglia nella conduzione della nostra attività commerciale, cosa che continuo a fare ancora oggi nei periodi in cui non sono impegnato con il mio lavoro all’interno della SCUOLA; so quindi molto bene e da sempre, cosa vuol dire alzarsi la mattina e andare a lavoro. Mi fermo qui, perchè l’INDIGNATO usa “VOLGARITA’” al cui livello spero non scendere mai nella mia vita.

Mi spiace poi che RITA abbia avuto l’impressione di un gran “CASINO”. Come ho già detto all’inizio di questo intervento, il mio desiderio era portare all’attenzione dei miei concittadini, e non solo, LA GRAVE SITUAZIONE NEI REPARTI DI GERIATRIA E LUNGODEGENZA; RIPETO, NON HO MAI CERCATO DI STRUMENTALIZZARE LA VICENDA SANITARIA DELLA MIA CONGIUNTA E TANTO MENO VOLER OFFENDERE ALCUNE CATEGORIE PROFESSIONALI QUALI MEDICI ED INFERMIERI, in quanto so benissimo che nella nostra struttura ospedaliera la maggior parte del personale opera con grande professionalità e responsabilità pure in una situazione di precarietà ed incertezza.
Mia intenzione era quella di rimarcare le carenze e “SUPERFICIALITA’” di alcuni elementi che operano nella suddetta struttura.
Mi ferisce inoltre, la frase conclusiva dell’intervento, in quanto vorrei conoscere le basi sulla quale viene formulata.

Apprezzo molto invece ESTER, anche se credo abbia un’idea un po’ distorta sulle mie possibilità FINANZIARIE, SE IO E MIA MADRE AVESSIMO POTUTO FARE DI PIU’, non ci saremmo risparmiati a nessun SACRIFICIO per curare la nostra parente.

Mi rendo conto che la nostra “CENERENTOLA” si sia sentita decisamente colpita nel vivo dalla mia civile critica all’ESTATE CASOLANA, CERTAMENTE DA MOLTI APPREZZATA, MA DA ALTRETTANTI CRITICATA.
Mi viene anche da pensare, visto l’ARDORE con il quale difende gli eventi, che “CENERENTOLA”, oltre ad essere un’IMPICCIONA che contava i presenti, sia stata anche parte in causa nell’organizzazione degli stessi…

Per quello che mi concerne, il dibattito si chiude qui, non essendo mia abitudine discutere con persone senza volto, ribadisco comunque a “CENERENTOLA” e a tutte le firme ANONIME, che mi troveranno sempre disposto ad un confronto nel momento in cui volessero darsi un NOME E UN COGNOME.

Accetto le critiche e di fronte ad un dibattito CIVILE E ARGOMENTATO sono anche disposto a fare ammenda di alcune delle mie considerazioni.
INSULTI E PAROLACCE li lascio a chi non ha altri argomenti a sua disposizione.

Mi addolora, per concludere definitivamente, che “TETTE E LUSTRINI” abbiano colpito l’IMMAGINAZIONE di tutti, nessuno però si sia soffermato su ciò che realmente mi stava a cuore DENUNCIARE.

Abbiamo una situazione DEGRADATA, in particolar modo nel periodo estivo, per quello che riguarda l’assistenza e la cura dei pazienti dei reparti di GERIATRIA E LUNGODEGENZA; ho provato in modo documentato a far risaltare questa situazione, ma tutti mi si sono scagliati contro distorcendo il senso del mio intervento solo in base al fatto che ho criticato l’AMMINISTRAZIONE COMUNALE per la sua scarsa attenzione ai problemi della SANITA’ LOCALE.
Cenerentola tris
00lunedì 22 ottobre 2007 14:50
???
Last but not least.....
Da parte mia chiudo questa stucchevole discussione puntualizzando che per apprezzare un film non bisogna necessariamente esserne il regista, lo scenografo, il fotografo, l'attore ecc....Si può tranquillamente e serenamente giudicare dall'esterno purchè ci sia equidistanza e ci si liberi da condizionamenti faziosi. Io, e non solo, ho apprezzato !!! Chi, e di certo ve ne saranno, non ha fatto altrettanto ha tutta la legittimità di questo mondo purchè l'abbia fatto osservando, valutando e disquisendo nel merito. Non credo per questo di essere IMPICCIONA, anche perchè il malcostume dei giudizi prefabbricati e preconcetti alberga ovunque e, sembra, in molti ti hanno "sgamato". Rispondendo che la difesa del festival è riconducibile ad una presunta appartenenza (o connivenza...) all'organizzazione, legittimi il parere di Scozzari : allora se esprimi giudizi contrari lo fai perchè non ne hai fatto parte....
Il fatto di esserti scusato ti fa onore ma ti inviterei a considerare che le risposte al tuo post non potevano prescindere dalla diffusa impressione che il funesto evento che ti ha così tanto segnato è stato impropriamente usato per fini reconditi e volti a sfogare frustrazioni più o meno subdole.
A questo punto...rimetto la mia scarpina tacco 12, n° 38...e saluto [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816].
Domenico Comegna
00lunedì 22 ottobre 2007 18:41
Risposta a "Cenerentola tris"

... noto con rammarico, che "CENERENTOLA", continua a difendere la PASSATA MANIFESTAZIONE ESTIVA con altrettanto ARDORE, invece di riportare la discussione (da lei inizialmente DEVIATA) su un argomento serio e grave come la MALASANITA' e LA SITUAZIONE DELL'OSPEDALE.
A questo punto mi viene un altro dubbio: vuoi che qualche EURO VAGABONDO SIA CASUALMENTE FINITO NEL SUO PORTAFOGLIO???????
Cenerentola poker
00martedì 23 ottobre 2007 21:22
...A lavar la testa all'asino...
Da ME inizialmente deviata ???
Senza il benchè minimo pudore.......
Ma sì....Hai ragione tu... Su tutto.....Esattamente come dici...Infatti...Proprio così...Giusto....Vero...Bravo...
CasolY
00giovedì 25 ottobre 2007 15:44
GIU' LA TESTA, COGLIONE!
Trovo che Comegna sia scivolato già dal primo post nel ridicolo.
Finora ha galleggiato confuso e perfido come un bambino isterico tra la morte, la sanità, l'amministrazione comunale e la cultura dell'intrattenimento estivo. Il risultato che ha raggiunto è stato miserevole, ha banalizzato un evento triste della vita di una cara persona per dare sfogo ai suoi rancori e problematiche personali.
Comegna è un tipico zombicasolano d.o.c.
Il diritto di critica gli serve solo a dimostrare che è vivo, che esiste anche lui... anche se tantissimi casolani non se ne sono mai accorti. O meglio, quando qualcuno se ne è accorto ha capito l'inconsistenza del personaggio. Ma Comegna non si è arreso, con molta disinvoltura ha bussato a destra e a sinistra, ha cercato disperatamente visibilità, ha incaricato avvocati e consulenti, si è aggirato in paese come un calimero discriminato, si è aggrappato al telefono pubblico come una statua vivente e finalmente ha trovato questa piccola "platea virtuale" per dimostrare semplicemente che è vivo, che esiste anche lui...
Comegna Domenico abbiamo capito, esisti anche tu, ma adesso vai al cinema, vai a vedere un film che può farti crescere: GIU' LA TESTA, COGLIONE! Sergio Leone
casolano d.o.c.
00giovedì 25 ottobre 2007 20:50
FUORI LE PALLE, COGLIONE!

"CasolY", FIRMATI SE HAI LE PALLE!! COGLIONE!!!
Maria Carmela
00venerdì 26 ottobre 2007 10:14
OSPEDALE: ABBIAMO PERSO L'ENNESIMA OCCASIONE PER PARLARNE.

Ha ragionenick”, quando dice: “Comegna indica la luna, ma i casolani preferiscono guardare il dito”, perché è questa la vera mentalità del casolano!! L’anonimato è consentito, questo è vero, ma il regolamento del Forum parla chiaro: art. 2 – “Nell'esprimersi, è richiesto il massimo garbo ed il rispetto del pensiero altrui, pertanto, non sono ammessi messaggi con contenuti offensivi e turpiloquio… ecc.”; art. 4 – “La Redazione, in veste di Moderatore, si riserva il diritto di rimuovere, senza alcun preavviso e in qualsiasi momento, tutti i messaggi che non rispettano le disposizioni di cui all'art. 2”. E’ nostro dovere quindi, cancellare messaggi con contenuti estremamente volgari. Mi riferisco in questo caso, al messaggio di “Indignato”. Altri interventi sono rimasti, ma ciò non significa che rispettano in pieno il regolamento…

Procediamo per ordine: più di un mese fa, esattamente il 9 Settembre, un cittadino di Casoli iscritto al presente Forum, firmandosi, rende pubblica una vicenda sanitaria legata ad una sua congiunta. Ne viene fuori un post lunghissimo e dettagliato, che io chiamerei col nome giusto: INCHIESTA.
Il lungo testo da lui inserito, finisce con alcune considerazioni importanti ed attinenti, ma non predominanti rispetto al tema della discussione, intorno alla quale, gli utenti del Forum avrebbero dovuto discutere con rispetto e dignità, non solo per la memoria della defunta, ma anche per la grave situazione del nostro poveroospedale”, in balia di se stesso soprattutto nei periodi estivi...

Le cose però, vanno diversamente. La prima persona anonima che risponde, dopo aver letto ben 225 righe, rimane “stranamente” colpita solo dalle seguenti ultime parole alla fine del lunghissimo testo: “E' sotto gli occhi di tutti i cittadini-contibuenti, come le pubbliche amministrazioni invece di investire su servizi essenziali (quali appunto LA SANITA’) dislapidano decine di migliaia di EURO in tarantelle e concertini aulicamente definiti eventi CULTURALI.” 2.073 parole su una vicenda sanitaria e questa “Cenerentola” ... nota... vede... legge... solo le ultime considerazioni????!!!!!!!! Pazzescoooooo!! Controbatte con poche righe, ignorando completamente il caso e liquida il discorso lanciando pesanti accuse nei confronti di Comegna, insinuando senza alcuna vergogna (ma forse un po’ di pudore ne ha, visto che si maschera), di aver usato un evento luttuoso per “considerazioni del tutto schizofreniche”… facendo così credere a tutti, che a Casoli, un cittadino, per poter manifestare giustamente e democraticamente un dissenso, deve ricorrere a chissà quale diavoleria
Cara “Cenerentola”, chi conosce Domenico, sa benissimo che non ha alcun bisogno di celarsi dietro una simile triste storia per esprimere un giudizio. Lui si firma e dice pubblicamente ciò che pensa da sempre e questo gli fa ONORE, perché non ha nulla da nascondere!! Tuttavia, dopo il tuo intervento, hai avuto la risposta che meritavi, in fondo sei stata tu per prima a puntare il dito su una considerazione finale, tralasciando tutto il resto. Da lì poi, si sono susseguiti altri interventi dal tono sempre più aspro ed acceso, ma nessuno degli intervenuti si è avvicinato, neppure lontanamente, al tema della discussione iniziata da Comegna e questo fino alla fine!!!

Il granlavoratore” che si firma “Indignato”, forse toccato nel suo orgoglio, risponde al secondo post di Comegna con un linguaggio rozzo ed incivile, tant’é che in qualità di moderatore ho dovuto censurarne le parole; “Scozzari l’imbrattamuri”, forse offeso dalla parola “imbrattamuri”, fa dell’ironia di pessimo gusto, ma, né lui, né “Cenerentola”, sanno che la celebrità dell’artista non c’entra nulla con la riqualificazione del Borgo, poiché il problema vero e proprio, consiste nella mancanza di un REGOLAMENTO per i Murales nel Centro Storico; “Rita”, si sofferma sul titolo “urlato” che non ritiene pertinente alla discussione e ne contesta sia il contenuto sia l’appariscenza, inoltre, con questa scusa, non spende una parola per parlare della situazione dell’ospedale: “pensavo di leggere una discussione urgente sui problemi dell'ospedale di Casoli. – dice - Invece mi sono trovata in un "casino". Non capisco perchè avete messo così in evidenza UN GRAVE CASO DI MALASANITA' quando si tratta invece di un pretesto per parlare di altro che non c'entra nulla con la malasanità”. Mi chiedo a questo punto, cosa intende Rita per “MALASANITA’”, visto che la discussione inizia con un’inchiesta abbastanza chiara e dettagliata; “Ester”, risponde con un linguaggio pacato, ma lascia “credere” al moderatore d’essere quello che si firma “Indignato”…; “Cenerentola” torna all’attacco col suo argomento preferito, ma non si accontenta, dopo il terzo intervento di Domenico, con il quale lo stesso tenta di riportare la discussione al tema principale, la pulzella, che ama anche “giocare” col suo nick, ricompare, per parlare ancora una volta dell’estate casolana: ammazza che testa dura che ha!! Altro che l’asino! Infine, ci sono i post freschi freschi di “casolY” (il cui intervento si commenta da se) e, la risposta a tono di "casolano d.o.c."

Personalmente mi aspettavo reazioni più sobrie ed attinenti all’argomento, ma vedo che la discussione degenera sempre di più e sta diventando per alcuni utenti anonimi, un PRETESTO per ACCANIRSI in modo VILE contro un cittadino che ha avuto la DIGNITA’ di esporre pubblicamente un caso e delle considerazioni. Spesso mi chiedo in che razza di paese vivo e da che gente sono circondata. Mi aspettavo interventi impegnativi e prestigiosi, ma noi casolani, forse, non siamo ancora maturi per affrontare un tema così rilevante e legato, purtroppo, non solo al nostro ospedale (leggi). Vuoi per paura di ritorsioni, vuoi per timore di perdere qualcosa… pochi denunciano fatti realmente accaduti… soprattutto, quando la vittima è abbastanza anziana. Stiamo parlando di un ospedale morente, che oltre ad avere i noti problemi legati al nuovo Piano Sanitario, deve confrontarsi con faccende interne ugualmente inquietanti e la colpa, è sempre della politica, o meglio: del MARCIUME che sta dietro la politica!! Gli ospedali andrebbero riqualificati partendo dal personale!!! E’ vero che molti fanno il proprio dovere, ma è altrettanto vero che alcuni abusano della propria posizione, magari raggiunta proprio grazie al clientelismo!! E’ qui che lo stato deve indagare e provvedere, invece di togliere servizi vitali alle piccole comunità!! Siamo contribuenti, paghiamo per avere dei servizi efficienti ed invece ci ritroviamo con un ospedale menomato, in cui la questione legata al nuovo Piano Sanitario, non è l’unico problema di cui prendere coscienza... problema tra l’altro, che il casolano benestante, ha già pensato di risolvere così: “Ho i soldi, pertanto me ne vado in un altro ospedale”. “Bravo! - rispondo io - E chi non ha le possibilità economiche? Crepa!!

Per quanto riguarda la mia figura di moderatore in questo Forum, ritengo CHIUSA LA DISCUSSIONE (da questo momento non sarà più possibile replicare), in quanto, da più di un mese dalla sua prima pubblicazione, chi ha risposto non ha minimamente affrontato il problema. Sarà per qualunquismo o egoismo, sarà per timore di chissà quale rappresaglia politica o personale (perché è in questa ottica, che il casolano medio ragiona sempre!) i fatti dimostrano che a pochi, o quasi a nessuno, purtroppo, interessa discutere seriamente ed a viso scoperto della questione e tutto questo per la gioia e la soddisfazione di chi, per colpa di questa mentalità così DELETERIA, continua ad agire INDISTURBATO!!

PECCATO!!!!!!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:07.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com