UNA RICONOSCENZA DOVUTA

In genere, quando si scrive attingendo a testi pubblicati da altri, la regola fondamentale è : citare la fonte. E' su questa norma deontologica che il presente sito si basa quando vengono riportate notizie prelevate da giornali, libri, riviste o altri siti internet ed è con lo stesso rigore comportamentale, che le notizie elaborate e pubblicate su [URL]www.casoli.org[=URL]www.casoli.org devono essere trattate ed eventualmente divulgate, da altre persone. 

In una nota del "Catasto Onciario di Casoli - 1750" pubblicato nel mese di Ottobre 2004 e per la precisione la nota n.16 della pagina 45, si riportano notizie integralmente copiate dal presente sito, sui danni cagionati dal terremoto del 1706 (di cui nessuno ne aveva mai parlato prima a Casoli) dedotte non solo dallo studio di alcuni testi storici (come la relazione del Marchese di Vigliena) e di notizie scientifiche (come quelle del catalogo "Of Strong Italian Earthquarkes" edito dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia Italiano), ma anche dalla conoscenza, che i curatori del sito hanno del luogo e dei fatti storici che si sono susseguiti nei secoli. Citare la fonte, sarebbe stata una riconoscenza dovuta verso chi, per amore della storia e della cultura del proprio paese, senza alcun scopo di lucro, vive alla costante ricerca della vertità, partendo sempre da documenti e prove scientifiche di cose realmente accadute.

Questa storia non mi meraviglia affatto! E' la prassi, soprattutto quando le notizie si trovano già confezionate su Internet.
Ma anche per copiare ci vuole un minimo di CULTURA e questo caso è l'ennesima dimostrazione di superficialità e pressappochismo da parte di chi ha voluto far credere di conoscere fatti o libri mai letti e neppure visti.
Gli errori della carta stampata, sono quelli più difficili da cancellare col tempo, purtroppo.

... lavoriamo soli, gratis e di notte, in una nazione dove anche i capitalisti non fanno più niente senza sovvenzioni dello stato .... dove anche l'idea più banale diventa merce da sfruttare e finanziare ... dove nessuno fa più nulla per nulla.

[Modificato da red azione 11/03/2005 2.42]