00 15/11/2005 13:39
Storace non sa o non vuol sapere!
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Comunicato stampa

15 Novembre 2005


RU486. RACCOLTE 70MILA ADESIONI. STORACE NON SA O NON VUOL SAPERE

Roma, 15 Novembre 2005. Gia' raccolte 70mila adesioni per la petizione sulla legalizzazione della pillola abortiva RU486, nel portale della nostra associazione, all'indirizzo: www.aduc.it/dyn/ru486.
La pillola RU486 e' commercializzata in quasi tutta Europa. In Francia e' commercializzata dal 1988, in Gran Bretagna dal 1990 e in Svezia dal 1991. Sempre in Europa, lo scorso anno sono state somministrati 1,5 milioni di dosi di Ru486, che ha coinvolto il 35% delle donne che sono ricorse all'interruzione volontaria della gravidanza. Cosa ci sia ancora da sperimentare non e' chiaro, o meglio e' chiarissimo: la Chiesa cattolica si oppone, tant'e' che il cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana, dichiara che la pillola "tende a non far percepire la natura reale dell'aborto". Meglio quello chirurgico, allora, cosi' la donna "percepira'", assumendo i rischi della anestesia, delle complicazioni post-operatorie, delle possibili infezioni e lacerazioni dell'utero. Sembra che il ministro alla Salute, Francesco Storace, non sa o non vuol sapere che la legge 194 del 1978, articolo 15, prevede "l'uso delle tecniche piu' moderne, piu' rispettose dell'integrita' fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza." Se il ministro vuole promuovere il ricorso alla "procreazione cosciente e responsabile" si dia da fare, avviando una campagna sulla prevenzione e sulla contraccezione, proponendo un pacchetto famiglia piu' organico, che comprenda interventi sugli assegni familiari, i congedi parentali e i servizi. I bonus da mille euro per i nuovi nati sono cifre modeste, nemmeno in grado di sostenere in modo simbolico i sacrifici che le famiglie italiane affrontano quando decidono di avere un figlio in piu'. E' la prosecuzione di una politica sociale che finora non ha ridotto la poverta' ne' migliorato le tendenze demografiche.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc