00 06/12/2005 10:25
"Contro le molestie clericali serve una nuova resistenza"
Emma Bonino: nessuno vuole imbavagliare le gerarchie ma le regole vanno rispettate.


• da La Repubblica del 5 dicembre 2005, pag. 3


di Giovanna Casadio

C'e bisogno di una nuova resistenza contro le molestie clericali». Emma Bonino, europarlamentare e leader dei Radicali, l'ha scritto anche in una nota: "Clerical harassment". In inglese, a uso - dice - dei colleghi stranieri che «non capiscono quello che succede nel nostro paese».

E lei, onorevole Bonino, come gliel'ha spiegato?
«Gli ho detto che in Italia il Papa dice, la stampa riprende e la classe politica si inginocchia».

Vorrebbe mettere a tacere il Papa?
«Nessuno vuole imbavagliare le gerarchie ecclesiastiche. Ma le regole di convivenza sono state stabilite dal Concordato: in cambio di benefici economici evidenti c'è una restrizione dell'interferenza politica della Chiesa. Se invece vuole fare politica come in altri paesi, allora aboliamo il Concordato: chi l'ha reso obsoleto è la Chiesa».

Il presidente della Camera, Casini ha dato il via libera all'indagine parlamentare sul'aborto. E' a rischio la l94, o è solo una mossa pre-elettorale?
«Penso che se non ci sveglia con una politica rigorosa sui diritti civili, corriamo il pericolo che un pezzo dopo l'altro, come un carciofo, non ci ritroviamo più la 194. Oppure la legge in qualche modo rimane, ma nei consultori spuntano come consulenti i volontari del Movimento per la vita. Intanto si disattende la legge sulla pillola RU486. Perché la legge 194 all'articolo 15 dice che i consultori e le strutture pubbliche sono tenuti ad applicare quelle tecniche che la scienza troverà siano meno invasive e rischiose per l'interruzione di gravidanza. Invece nelle Regioni per la sperimentazione della "pillola del giorno dopo": è già successo l'iradiddio».

L'appello del Papa è: no all´aborto «male intrinseco».
«Il male del secolo è l´Aids che ha a che vedere con la proibizione dei preservatitivi. Strana quest´Italia dove riesce a fare scandalo il ministro Stefania Prestigiacomo che ne propone la distribuzione gratuita anziché venderli solo in farmacia. E per finire, ecco un´indagine conoscitiva sull´aborto che dimostra la sfiducia del centrodestra nel ministero della Salute il quale produce annualmente un´ottima relazione sull´applicazione della 194. Un fatto strumentale. Ogni giorno poi la Chiesa ce ne propone una: non sposatevi con i mussulmani, giurateci che non userete la pillola del giorno dopo... clerical harrassment, appunto. A questo punto sono le gerarchie ecclesiastiche a dettare l´agenda politica. Sfido chiunque di fronte ai problemi del nostro tempo a ritenere la discussione sulla 194 una priorità».

Però la "Rosa nel pugno" - il soggetto politico nato dall´unione tra Sdi e Radicali - chiede che proprio la difesa della 194, e altri problemi eticamente sensibili siano tra le priorità del programma dell'Unione?
«Sì, di fronte a tanto attacco. Il centrosinistra deve risolvere una serie di problemi delicati: Pacs, testamento biologico, diritti di cittadinanza. Rappresentano anche un chiarimento sulla laicità dello Stato. Quando monsignor Caffarra ad esempio, fa intendere che la differenza tra peccato e reato non è più di attualità, allora in cosa si distingue dall´imam della moschea del Cairo che avendo la sharìa nella Costituzione sostiene che peccato e reato coincidono? Da una parte, tutti all´attacco del mondo islamico, dall´altra ne stiamo imitando le modalità di interferenza negli affari della Repubblica».

Né i leader dello Sdi, né voi Radicali sarete al seminario sul programma di governo dell'Unione in Umbria: assenza polemica?
«C´è un seminario, ce ne saranno altri. Prodi deve fare passi concreti nei confronti della "Rosa nel pugno"».

Intanto ci sono difficoltà con i cattolici della Margherita?
«A vedere le agenzie di stampa, sì. Ma la Margherita non può pensare di avere diritto di veto. I temi proposti sono i più scontati: Prodi era già d´accordo sui Pacs, è maturato il consenso sul testamento biologico e sul diritto di cittadinanza. Rivendichiamo poi la libertà di campagna radicali su eutanasia, libertà di ricerca scientifica. C´è poi un problema vero: se passa la riforma proporzionale la "Rosa nel pugno" deve raccogliere 180 mila firme per presentare la lista. Abbiamo bisogno dell´impegno dell´Unione».

Anche l´amnistia nel programma dell´Unione?
«Nel pre-programma, perché l´urgenza su questa misura è assoluta. E per favore, la grazia a Sofri. Non vorrei che Adriano ci mollasse».