00 06/12/2005 10:38
ieri, mi sono dimenticato di aggiungere pure questo:
Capezzone: la libertà religiosa è messa in crisi dal neotemporalismo del clero, delle gerarchie
La polemica di Ratzinger contro il relativismo è lotta contro liberalismo, tolleranza, separazione tra Stato e Chiesa. Il Pontefice vuole stati confessionali, con coincidenza tra peccato e reato. Ma non è proprio quello che rimproveriamo ai fondamentalisti islamici?


Orvieto, 4 dicembre 2005

• A margine dei lavori del Congresso dell'Associazione Coscioni, Daniele Capezzone (della segreteria della Rosa nel pugno) ha dichiarato:



Vorrei dire, a proposito dell'intervento odierno di Benedetto XVI, che sono letteralmente incredulo.




La libertà religiosa dei credenti è oggi messa in discussione proprio dalle scelte neotemporaliste del clero, delle gerarchie ecclesiastiche, ormai dedite in modo scatenato all'interventismo politico. E' questa pretesa (di dettare leggi al Parlamento, di entrare a gamba tesa nell'arena politica, di militarizzare le parrocchie in occasione di referendum...) che crea un connubio improprio.




E in realtà, la polemica che Joseph Ratzinger conduce contro quello che chiama "relativismo" (come se fosse augurabile avere a che fare con il suo opposto, cioè con l'"assolutismo"...) è una guerra senza quartiere, anzi una crociata integralista contro il liberalismo, la tolleranza, la civiltà giuridica liberale, la separazione tra stati e chiese.


Quello che Ratzinger e i vertici del clero cattolico vorrebbero è il ritorno agli stati confessionali, con coincidenza tra "peccato" e "reato", come l'incauto (o troppo sincero) cardinale Caffarra si è infatti lasciato sfuggire...




Ma -mi domando- non è questo, non è proprio questa commistione, ciò che rimproveriamo al fondamentalismo degli stati islamici, con il ruolo della sharia che si intreccia con la legge civile?



da www.radicali.it/view.php?id=46865