00 17/10/2006 11:31
Importantissimo
CONFERENZA STAMPA
RIFONDAZIONE COMUNISTA – FED. CHIETI - LANCIANO 17 OTTOBRE 2006

“I bilanci Sasi fanno acqua da tutte le parti: cosa faranno i Sindaci?”

Il prossimo 19 Ottobre il CdA Sasi porterà in votazione all’Assemblea dei Sindaci del comprensorio chietino i bilanci 2004 e 2005. Entrambi, secondo il CdA Sasi, chiuderebbero in attivo ma, a nostro avviso, le forzature normative e contabili (al limite del lecito), contenute in tali bilanci, fanno intravedere una situazione tutt’altro che rosea. Ove dovessero ritenersi fondate le osservazioni che seguono, i bilanci Sasi dovrebbero essere chiusi con notevoli passivi. Tra le tante “incongruenze” emerse ne elenchiamo alcune:
1.Ad una lettura non superficiale dei bilanci Sasi non risulta traccia degli accantonamenti, obbligatoriamente previsti da norme nazionali e delibere Cipe, sull’incremento della tariffa per depurazione e per gli introiti tariffari riscossi anche per servizi non effettuati, come nel caso delle fogne e della depurazione. Gli accantonamenti andrebbero girati all’Ato per gli investimenti ma non sappiamo né se tali accantonamenti esistono né il loro eventuale ammontare;
2.Mancano nei bilanci Sasi gli ammortamenti, relativi al 2003, sui beni di proprietà della Isi. Sentenze recenti del Tribunale di Lanciano hanno convinto gli amministratori Sasi a riconoscere le quote per gli anni 2004 e 2005; invece gli ammortamenti dovuti per il 2003, che dovrebbero ammontare ad oltre un milione e mezzo di euro, sono stati eliminati. Secondo il CdA Sasi ciò è possibile perché nessuno ha impugnato il bilancio 2003, che non li conteneva, e poi perché ciò che è stato omesso nel 2003 non può essere inserito negli esercizi successivi. Tali teorie potrebbero portare facilmente la Sasi a soccombere in un eventuale giudizio e a dover poi rispondere di una tale omissione;
3.I bilanci Sasi 2003, 2004 e 2005 non sono stati certificati da alcuna società di revisione abilitata e iscritta alla Consob, come previsto esplicitamente da normative nazionali e regionali. Come mai il Collegio Sindacale non ha avuto niente da osservare?
4.La Sasi ha decurtato unilateralmente i costi sostenuti dai Comuni per la gestione del Servizio Idrico Integrato. A fronte di richieste fatte dai Comuni, talvolta supportate da fattura, di rimborso delle spese anticipate, la Sasi ha decurtato le spese che ritiene non documentate o non pertinenti. Al Comune di Vasto, per il 2004, è stata riconosciuta una somma di seicentomila euro ma non è dato sapere quale sia la somma richiesta dallo stesso Comune (uno, due, tremilioni di euro?). La Sasi dà per scontato che i Comuni abbiano accettato le decurtazioni; ma cosa succederebbe ai bilanci Sasi nel caso i Comuni volessero essere pagati per intero? E come potrebbero i Comuni rinunciare a somme anche ingenti, magari già iscritte in bilancio?
5.La Sasi, pur essendo in corso un contenzioso con l’Acea, in cui tale multinazionale pretende dalla Sasi circa sette milioni di euro, non prevede nei bilanci tale posta tra i rischi potenziali. Nel caso l’Acea dovesse aver ragione il bilancio Sasi 2004 uscirebbe in perdita di altri sette milioni di euro!
6.Altre questioni, di non minore importanza e che approfondiremo in seguito, riguardano le sopravvenienze attive 2004 e 2005, la capitalizzazione dei costi immateriali e vari storni, per centinaia di migliaia di euro, effettuati in maniera alquanto discutibile.
Morale della favola: i bilanci della Sasi sono del tutto inattendibili e una loro approvazione esporrebbe soci ed amministratori a pesanti responsabilità.
Perciò invitiamo i Sindaci del chietino a rifiutare l’approvazione dei bilanci così come presentati dal CdA.
Rifondazione Comunista non solo voterà contro ma, il giorno dopo l’eventuale approvazione, presenterà esposti in tutte le sedi competenti, giudiziarie e contabili.