00 28/03/2007 19:45
Oggi il Consiglio regionale è impegnato in un passaggio delicato ed importante dell’azione di risanamento e rilancio del servizio sanitario regionale: l’approvazione del Piano di riordino della rete ospedaliera. Passaggio importante, ma che rappresenta un tassello di un percorso più ampio che prevede i regolamenti relativi all’accreditamento, la definizione dei percorsi per le cure domiciliari, il riordino delle dotazioni organiche del personale con le relative garanzie occupazionali fino ad arrivare entro novembre al nuovo Piano Sanitario Regionale.
Non è mistero di nessuno, che noi di Rifondazione abbiamo lavorato in commissione per proporre modifiche e miglioramenti in parte accolti (criteri di assegnazione di posti letto nelle cliniche private) ed espresso perplessità e critiche su alcuni emendamenti (assegnazioni di parte dei posti letto di alta riabilitazione e possibilità di articolare su territori diversi le discipline accreditate per singole strutture), perché li riteniamo non in linea con l’intento di programmazione, razionalizzazione e ottimizzazione che la Giunta e la coalizione dell’Unione tutta si è data. Ad esempio, sarebbe stato più opportuno rimandare la scelta relativa dall’assegnazione di posti letto di alta riabilitazione al nuovo Piano sanitario regionale sulla base di parametri e dati certi. Per queste motivazioni , e volendo valutare la posizione da assumere in aula con maggiore respiro e collettivamente con il resto del partito, abbiamo ritenuto doveroso astenerci sul provvedimento in commissione.
Per questo oggi abbiamo presentato in aula, in accordo con i gruppi consiliari dei Comunisti Italiani e dell’Italia dei Valori, una risoluzione urgente che impegna la Giunta e il Consiglio Regionale a riconsiderare in sede di Piano Sanitario regionale il vincolo a mantenere l’articolazione delle discipline accreditate nel pubblico e nel privato per singole strutture e quindi nel medesimo territorio; ad assegnare i posti letto di alta riabilitazione nel nuovo Piano Sanitario regionale sulla base di parametri e dati certi fermo restando la prevalenza per il pubblico; ed infine ad individuare ed adottare tempestivamente le misure alternative ai tickets farmaceutici per il rientro della spesa farmaceutica del 2005.
D’altronde ci rendiamo conto della situazione di notevole deficit accumulato negli anni precedenti sulla spesa sanitaria e degli sforzi messi in campo da tutta la coalizione dell’Unione per intraprendere un percorso di risanamento volto alla razionalizzazione della spesa e all’ottimizzazione dei servizi sanitari, così come siamo consapevoli che ancora molti sono i passaggi che devono essere fatti fino al nuovo Piano Sanitario regionale.
Per questo abbiamo ritenuto non far mancare il nostro voto al provvedimento oggi in discussione per continuare ad essere interlocutori privilegiati, in quello che pensiamo essere il nuovo corso di programmazione e controllo della Regione Abruzzo sul Servizio Sanitario Regionale, di chi vuole garantire il diritto alla salute per tutte e tutti secondo criteri di equità, privilegio del pubblico, equilibrio territoriale, ottimizzazione dei costi e garanzie occupazionali.
Infine consideriamo molto positivo l’annunciato provvedimento dell’Assessore Mazzocca per abolire i tickets farmaceutici individuando misure alternative di risparmio, che ci auguriamo venga adottato tempestivamente in quanto non possiamo immaginare che i costi (in termini di servizi e di spesa economica) del risanamento sanitario possano essere caricati interamente sulle spalle dei cittadini abruzzesi.