00 13/07/2009 11:31
(Bruno Cotronei brunocotronei.3forum.biz )
Per quasi una settimana la scena si ripete ed ogni volta Giorgio segna al suo attivo impercettibili ma fondamentali progressi: qualche minuto in più insieme, una maggior e confidenza e il tacito permesso e gradimento di quei fugaci incontri. E davvero innamorato, ne è certo, quei pochi minuti sono tutto per lui e sente che non può fare a meno della incantevole ragazza. La manina morbida dalle lunghe dita affusolate che riesce a trattenere ogni giorno per qualche attimo in più nella sua, lo esalta e passa ore e ore a scrivere ingenue poesie e a mettere a punto le tattiche successive. E la fortuna gli viene incontro: ha saputo di un provvidenziale sciopero dei professori e convince o,per meglio dire, costringe un riluttante Umberto ad accompagnarlo la mattina stabilita e, con il risolutivo aiuto di Anna, a recarsi tutti e quattro in via Caracciolo nella villa comunale, dove la giostra seminascosta fra il verde ed illeggiadrita dai fiori del circolo del tennis gli offre la possibilità di sedere accanto all'oggetto dei suoi sogni, nelle automobiline dell'autoscontro e, nella violenza degli impatti benedetti, sentire il fianco morbido accanto al suo, urtarle le gambe e cingerle con un braccio le spalle delicate mentre i capelli d'oro gli carezzano la mano.
Ormai sono amici e anche qualcosa in più, ma quando una mattina non vede Serena al termine delle lezioni, interroga Anna che gli rivela una circostanza che lo sconvolge. All'ora di entrata l'ex fidanzato di Serena l'ha bloccata e scongiurata di passare le ore di scuola con lui ed i due sono scomparsi. Ma eccola Serena, dall'angolo del vicoletto di San Sebastiano fa gesti ad Anna di avvicinarsi. Giorgio non si muove, un dolore profondo lo tormenta: allora Serèna è o è stata fidanzata! Come poteva pensare che bella com'è non lo fosse? Non gli importerebbe nulla se per lei sentisse solo un'attrazione fisica, ma lui ne è innamorato! Prova una gelosia folle, si fa forza e si avvicina. Anna scompare e rimane solo con la ragazza sul cui volto di angelo è scesa una nube: è triste e distante e
s 'incamminano insieme. Giorgio vuole assolutamente parlarle, sapere ogni cosa di lei e nella chiesa di San Domenico le confida dei dissapori con il padre e ora anche con la madre e i parenti, perché ha preso un indirizzo di studi che lo terrà lontano dall'azienda paterna. Le racconta anche la causa della sua decisione e i successi dei suoi studi che farebbero felice qualsiasi genitore, ma che invece lo fanno sentire un estraneo nella sua casa. Aggiunge che intende edificare il suo avvenire non condizionato dalla famiglia e che ci sono buone possibilità, fra un paio d'anni dopo la laurea, perché possa rimanere all'università come assistente. La sincerità, l'umanità e la tristezza delle sue parole e del modo con il quale le pronuncia sembrano conquistare il cuore di Serena. La mano si posa sulla sua e la voce melodiosa lo conforta e l'approva e poi più flebilmente gli racconta di quel ragazzo, dell'innocente fidanzamento e della mattina trascorsa solo a confermargli che non lo ama, né mai l'ha davvero amato e la sua era stata soltanto un'infatuazione di ragazzina. Se Giorgio la vede triste, aggiunge, è solo perché dispiaciuta di far del male a chi le vuole bene, ma lui deve anche sapere che appartengono a classi sociali diverse: il padre non è un industriale o un laureato come il dottor Parisio, ma un caposervizio dell'azienda tranviaria della città. Giorgio si sente rinascere: l'angoscia provata pochi minuti prima si è trasformata in un'intensa inarrivabile felicità. Che gli importa delle differenze sociali, delle difficoltà che il matrimonio può incontrare? Della severità e della mentalità all'antica della famiglia di Serena? Gli interessa solo lei e la loro felicità, il resto è nulla!
Il pomeriggio nella galleria del cinema di fronte all' università, Giorgio la bacia e prova l'ebbrezza di poter stringere a sé quel corpo che dolcemente gli si abbandona fiducioso. Dopo appena un'ora l'accompagna in via Duomo fino ad un centinaio di metri dalla sua abitazione.
Giorgio è ebbro di felicità e sente di amare la vita, la gente. La forza ricavata dal raggiungimento dell'obiettivo agognato che era sembrato sfuggirgli, lo rende più buono e tollerante con tutti, a patto beninteso che non gli si tocchi quel viso e l'anima d'angelo che la buonasorte gli ha regalato.
Che giorni meravigliosi, che pienezza di sentimenti, quanto è bello quando il cuore canta di gioia! Ogni mattina segna il rinnovarsi della letizia che pervade ogni fibra del suo corpo e della sua mente. Si alza presto e corre sullo scooter sgusciante per le strade affollate verso il suo amore. I pochi minuti trascorsi insieme prima che inizi la scuola lo appagano e le parole dei professori, che trattano di calcolo integrale, di quadriehe, di funzioni angolari, scandiscono i minuti e le ore che lo separano da Serena, e il ricordo del bacio dolcissimo colto furtivamente sotto un compiacente androne buio lo tengono calmo e attento alle lezioni che assimila con ancor più profitto del solito. Poi in biblioteca a studiare e di tanto in tanto fra i complessi calcoli, le lettere e i numeri muniti di esponenti sempre maggiori, traccia con grafia resa bella dall'amore il nome del suo tutto: Serena.
Ora all'uscita di scuola nell'antica piazza dagli edifici severi, ma illeggiadriti dal suo sentimento, è in prima riga e subito infila il braccio sotto quello sottile, morbido e delicato della sua ragazza e rapidi corrono verso il mare nei giardini che ricordano loro i primi contatti, le prime ore felici trascorse insieme. Passeggiano sotto gli alberi fronzuti e protettivi e, fra i fiori profumati che esaltano la primavera metereologica e quella ben più viva dei loro sentimenti, si baciano e si accarezzano approfittando di un tratto di ombra più intensa o dell'assenza di sguardi curiosi della gente così pronta a scandalizzarsi per gesti tanto naturali che sono un inno alla gioventù, alla speranza, alla vera vita. Poi di corsa verso via Duomo neII'ebbrezza dell'aria che investe rinvigorente il viso e scompiglia i capelli, con le braccia che cingono nella morsa più bella del mondo il torace, e il seno che di tanto in tanto si abbandona morbido sulla schiena e le labbra dolci e calde che sfiorano il collo. Un saluto frettoloso, mentre occhi colmi d'affetto inviano un messaggio che va ben più oltre di qualsiasi parola e la mirabile figuretta scompare nell'alone dorato del sole e dei lunghi capelli ondeggianti nel vicoletto di Donna Regina.
Qualche pomeriggio approfittando di un paio d'ore di libertà strappate al padre severo, s'infilano in un cinema e nd buio meraviglioso caldi baci e dolci carezze incendiano le guance e i sensi e ubriachi escono alla luce del giorno abbacinati dal movimento, dal rumore che non li riguarda, che non può entrare in quel pianeta che è solo loro.
Di sera, dopo aver ancora studiato, Giorgio si abbandona al sonno ristoratore allietato da sogni incantevoli.
E arriva giugno, l'aria si è ulteriormente riscaldata e i sentimenti vieppiù rafforzati. Serena indossa semplici camicette con le maniche corte e gonne di tela. Ha tolto le calze di nailon e la leggera peluria bionda la rende ancor più leggiadra per la delizia di Giorgio che non è mai sazio di carezzare la pelle vellutata, la carne morbida e soda che ricopre ossa piccole, minute, delicate come il volto dai lineamenti di una purezza infinita. Cosa valgono le elaborate toilettes della sorella, delle eleganti figlie degli amici del padre al confronto della leggiadria di quella ragazza di sogno? Che importa se magari la gonna è sempre la stessa cucita in casa o le camicette non sono di sarte famose? Che valore hanno i modi affettati e falsi di fronte alla spontaneità di quella ragazza ineguagliabile. Giorgio ne è pazzamente geloso e benedice i genitori di Serena che l'hanno abituata ad indossare anche con quel caldo un pullover, seppure di cotone che permette solo a lui di ammirare le membra da fenicottero. Qualche volta costretti a prendere un tram o un autobus il giovane crea una barriera con le braccia muscolose intorno al corpo amato che è e deve essere esclusivamente suo e guai se qualcuno la sfiora o si attarda ad ammirare i capelli, il volto o il corpo della sua ragazza. Ma giugno segna anche la conclusione dell'anno scolastico per Serena e l'inizio degli esami per Giorgio.