00 25/06/2005 13:02
tratto da www.nogod.it
25/06/05 - Il Papa-Re fa esultare i suoi sudditi del Vicereame. Coro di osanna da destra e da sinistra dopo il discorso che il Papa-Re Benedetto 16 ha rivolto ai suoi sudditi del Vicereame, alla presenza fra gli altri del Viceré Camillo Ruini. Nel Vicereame il papa consente la laicità, a condizione che sia "sana" vale a dire allineata alla concezione di laicità di cui lui stesso, in nome del suo dio, è esclusivo interprete. Quindi, cari figlioli, la famiglia "sana" è solo quella formalizzata nel matrimonio, in primis quello religioso. Qualsiasi altro incontro di affetto e di amore, stabile e felice, che esca dai parametri stabiliti dalla chiesa (che esclude e punisce i non allineati, anche se non più con i roghi) è maledetto. E poi, amati sudditi, la vita è sacra, ma solo per i soggetti a cui la chiesa attribuisce la sacralità, e quindi non la donna alle prese con il dramma dell'interruzione di gravidanza e non il malato terminale che esercitando il suo diritto esclusivo a decidere sul suo corpo invoca l'eutanasia. Potrà, dice Sua Bontà Divina, eventualmente usufruire di cure palliative, così l'agonia sarà più lunga e avrà più tempo per riconciliarsi con dio, magari con la canonica confessione e dono dei suoi averi alla chiesa. E infine, dice il pontefice, fuori i soldi per la scuola cattolica. La Cosituzione del Vicereame è sbagliata e bisogna cambiare di corsa le norme che consentono il finanziamento statale delle sole scuole pubbliche. Applausi convinti con la sola eccezione dei radicali che si ostinano a rivendicare la laicità pura e semplice, senza gli aggettivi di cui il Papa-Re pretende di essere unico interprete.