Interpellai una seconda volta la soprintendenza, ma solo a proposito del referendum relativo al palazzo scolastico. La risposta fu che l'iniziativa non era in contrasto con la normativa in quanto solo consultiva, perchè prima di qualsiasi tipo di intervento sul palazzo è indispensabile il suo parere. Però credo che il referendum abbia tolto tempo, energie e fondi (benchè minimi) ad altre iniziative che potevano essere più condivise ma soprattutto più utili; non dimentichiamo che le entrate del comune sono costuituite anche dalle tasse pagate dai cittadini.