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    Severino MIngroni
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    UNIONE degli ATEI e degli AGNOSTICI RAZIONALISTI
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    Numero 45 (30 aprile 2005)

    In questo numero:

    1. RIFLESSIONI DOPO LO TSUNAMI CLERICALE
    2. AGGIORNAMENTO SUI REFERENDUM
    ...

    1. RIFLESSIONI DOPO LO TSUNAMI CLERICALE

    Aprile sarà un mese che gli atei e gli agnostici italiani ricorderanno a lungo. La morte di Karol Wojtyla e l'elezione a sommo pontefice di Joseph Ratzinger hanno provocato un delirio mediatico di proporzioni mai viste. Il tempo e lo spazio dedicato alle vicende vaticane hanno rapidamente superato la soglia di sopportazione e di decenza, e altrettanto velocemente sono state ammutolite le poche voci che non erano intenzionate a cantare nel coro: il papa defunto era esente da difetti e già santo in vita; quello nuovo, con un passato da inquisitore da farsi perdonare, è già oggetto di un restyling di immagine da parte dei mass media.
    Durante questo mese è capitato di tutto: da un'agonia e una morte trasmesse a reti unificate, a un diluvio di messe di suffragio organizzate in orario scolastico, all'immediata dedica della stazione Termini al papa defunto, fino alla censura degli spazi a disposizione delle confessioni di minoranza. E se persino alcune religioni storiche sono state ridotte al silenzio, è facile comprendere come il pensiero libero non sia stato affatto libero di manifestarsi compiutamente. Nel frattempo, è già partita la prima denuncia per vilipendio contro il nuovo papa: che peraltro non si era certo astenuto dal 'vilipendere' l'ateismo e l'agnosticismo nell'ultima messa prima del conclave, definendoli «mode del pensiero». Mode che, come sa bene (ma non dice) il papa, sono in voga da ben prima del cristianesimo.
    L'ondata clericale ha, come si diceva, spazzato via tutto: sono così passati sotto silenzio anche i numeri non poi così esaltanti delle presenze. Al funerale di Wojtyla è intervenuto meno di un milione di fedeli. Se pensiamo al numero di partecipanti di altre manifestazioni svoltesi nella capitale, nonché ai pellegrini polacchi venuti a salutare il papa nazionale, ci si può rendere agevolmente conto che non è tutto oro quello che luccica: un'impressione confermata dai presenti, inferiori alle attese, alla messa di insediamento di Ratzinger.
    Una settimana prima che Wojtyla morisse, la trasmissione televisiva della Via Crucis è stata seguita da metà del pubblico di Zelig. Nonostante quello che si dice, quanto è successo questo mese ha dimostrato solo la supina acquiescenza di politici (con la bella eccezione del senatore Debenedetti) e mezzi di informazione italiani al volere del Vaticano. Una parte della popolazione sembra non essere d'accordo, ed è decisa a dire basta. E una piccola riprova la si è avuta con il boom di contatti su www.uaar.it Sul nostro sito abbiamo pubblicato diversi documenti, al momento ancora raggiungibili dalla home page: il comunicato UAAR sulla morte di Karol Wojtyla, l'omelia di Ratzinger contro il pensiero libero, la protesta contro la dedica della stazione Termini, un intervento di Vera Pegna a Prima Pagina. Le Ultimissime di aprile, sempre in linea, sono dense di altre notizie al riguardo.

    2. AGGIORNAMENTO SUI REFERENDUM

    Pur occultata dalle vicende vaticane, è partita ufficialmente la campagna per il Sì ai quattro referendum, volti a modificare le parti più illiberali della legge di disciplina della procreazione medicalmente assistita. Per essere quotidianamente aggiornati consigliamo di visitare il sito internet del Comitato promotore ( www.comitatoreferendum.it ).
    I circoli territoriali dell'UAAR sono attivamente impegnati all'interno dei comitati locali per il Sì. Ricordiamo che i recapiti dei circoli UAAR sono pubblicati alla pagina www.uaar.it/dove/circoli.html . Ricordiamo anche lo spazio informativo che l'UAAR ha dedicato al referendum, raggiungibile alla pagina
    www.uaar.it/referendum-procreazione-assistita .

    ...
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    Severino MIngroni
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    00 03/05/2005 09:33
    Firmate per la Chiesa Valdese!
    Una delle notizie de RadicalFax#154:
    Roma, 23 aprile 2005 - L'8 per mille è il sistema con cui lo Stato italiano finanzia le confessioni religiose. Ogni anno, i cittadini sono chiamati, al momento della dichiarazione dei redditi, a scegliere per uno dei sette soggetti cui può essere destinato. Anche i soldi di coloro, oggi il 64%, che non esprimono una scelta, vengono ripartiti tra tutti i soggetti in base alle scelte di chi ha firmato. In questo modo, la Chiesa cattolica incassa un miliardo di euro l'anno che vengono gestiti al di fuori di qualsiasi controllo e per finalità altre da quelle espressamente previste dalla legge. L'associazione radicale Anticlericale.net ha presentato la campagna per invitare a firmare a favore della Chiesa valdese, l'unica tra le confessioni religiose ammesse alla ripartizione dei fondi dell'8 per mille ad aver rifiutato di incassare i soldi di quei cittadini che non avessero espresso una scelta, e ad aver impiegato in modo trasparente e per le finalità indicate dalla legge la parte a lei destinata. www.anticlericale.net

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    Severino MIngroni
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    00 03/05/2005 10:47
    Due articoli ancora dei Radicali
    Capezzone: Ruini parla da capofazione, ma i primi a non seguirlo saranno proprio i cattolici italiani


    Roma, 2 maggio 2005

    • Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani

    Mi spiace che le considerazioni di buon senso di Luciano Violante abbiano suscitato reazioni così scomposte.




    Da tempo, sostengo che il cardinale Ruini usa poco un linguaggio da pastore, e molto più un linguaggio da capofazione, abituato a dare indicazioni di voto, di non voto, abituato a entrare nell'agone politico come -appunto- un politicante.


    Ma i primi a non seguirlo, se appena vi sarà un minimo di informazione decente, saranno proprio i cattolici italiani, che -da trent'anni: dal divorzio in poi- hanno sempre votato dalla parte delle libertà.




    I cattolici italiani sono dei liberali, e non dei fondamentalisti, proprio perché hanno sempre saputo distinguere tra la loro personale opinione e la necessaria laicità delle leggi dello Stato.




    Semmai, il tema da affrontare è proprio quello del drammatico distacco tra le gerarchie vaticane e le coscienze dei credenti. Personalità e maestri come Pietro Prini parlano da anni di un vero e proprio "scisma sommerso", di un divario sempre più grande tra i diktat vaticani e le concrete scelte personali dei cattolici.


    Questo è il tema: e mi auguro che ci sia voglia e serenità per affrontarlo.


    Ruini, Cappato: il “partito-CEI” è un dato di fatto
    Se ne rendano conto anche Fassino e D’Alema (e perché non Prodi?).


    Roma, 2 maggio 2005

    • Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica


    Che Ruini si muova come un capopartito è un dato di fatto; che abbia trasformato – attraverso la CEI – le parrocchie in sezioni di partito, finanziate dalla truffa dell’otto per mille, è un altro dato di fatto. La notizia che Violante abbia iniziato a prendere atto di questa realtà non può che essere che salutata positivamente. Infatti, con la decisione di puntare sul menefreghismo e sulla disinformazione, il partito-CEI danneggia innanzitutto i cattolici italiani e la loro coscienza democratica e civile.




    Di fronte agli schiamazzi dei soliti noti, sarebbe ora che anche Piero Fassino, Massimo D’Alema e – perché no!? – Romano Prodi prendano atto di una realtà di clericalizzazione della vita politica alla quale va contrapposta l’alternativa laica per le libertà individuali - prima fra tutte la libertà religiosa – e contro l’utilizzo abusivo della religione come strumento di potere.












  • john9
    00 07/11/2015 10:04
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  • Gaia1956
    00 03/12/2015 09:50
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