00 08/09/2005 10:02
Leggendo questa intervista a Sgarbi del 1992 www.sabellifioretti.com/interviste/archives/1992/02/vittorio_sga... mi sono reso conto che non è cambiato affatto (il lupo perde il pelo, ma non il vizio). Amante dell'arte ma anche delle belle donne, si pavoneggia in mezzo a gruppi di ragazze che gli chiedono l'autografo, alcune le accarezza e le stringe. Dall'intervista si intuisce che è sua abitudine passare le nottate in giro per i locali in compagnia...
E' così che ha trascorso la sua serata del 31 luglio, dopo aver abbandonato il Castello di Casoli per recarsi altrove in buona compagnia ...
Uomo di cultura o di vizi? Comunque, le sue tariffe sono quelle che sono (non si muove al di sotto di 10.000 euro, lo sanno tutti). E' stato "invitato" per inaugurare una "mostra-commerciale" e se ne esce con due parole sull'artista, alla domanda del Sindaco sul recupero del centro storico, risponde: <<nell'insieme e per quel poco che ho visto mi sembra un buon recupero>>, risposta un po' evasiva, secondo me. Già, ma cosa ha visto del centro storico? Gli avete fatto vedere l'interno della torre ed il nuovo parcheggio? No, eh? [SM=g27826] C'è passato troppo in fretta, abbracciato a qualcuna, come poteva guardarsi intorno? E poi, "a se priezze" cosa poteva dire? [SM=g27816]

C'era gente, ma davvero tanta (la sala quasi sprofondava) il caldo era afoso e l'attenzione era concentrata tutta su Sgarbi e poco sul pittore [SM=g27818]
Adesso veniamo alle domande: ma secondo voi, cos'è venuto a fare Sgarbi a Casoli? Era davvero così necessaria la sua presenza, visto che la sua venuta non ha inciso minimamente sul bene della comunità ma solo sull'attività di qualche privato e sulla bramosia di alcune donnicciole? [SM=g27833]